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I pavimenti da esterno sono particolari e si differenziano dai “normali” pavimenti da interno, infatti sono prodotti con tecniche che gli permettono di resistere alle intemperie e soprattutto all’acqua ed al gelo. 

Abbiamo visto come pulire il pavimento lucido da interno, ovvero il Gres Porcellanato Lappato che risulta lucido e quindi molto delicato. 

Ora vedremo invece come pulire un pavimento totalmente diverso come caratteristiche, infatti i pavimenti da esterno sono solitamente ruvidi e porosi, proprio per permettere di resistere alle basse temperature e alle piogge. 

Ogni tipo di pavimento da esterno ha il suo metodo

Una doverosa premessa: ci sono tanti tipi di pavimenti da esterno e non tutti sono uguali o si possono pulire allo stesso modo. 

Quindi prima facciamo una breve disamina dei vari tipi di pavimento da esterno esistenti e maggiormente utilizzati:

  1. Pavimenti in Cotto
  2. Pavimenti in Gres Porcellanato 
  3. Pavimenti in Pietra
  4. Pavimenti in Cemento 

Ora vediamo, nello specifico, come comportarsi in base al tipo di pavimento (e come distinguerlo).

Come pulire il pavimento in cotto da esterno?

Vediamo inizialmente come riconoscere un pavimento in cotto da esterno, in modo da applicare la corretta pulizia su di esso. 

Come pulire un pavimento ruvido da esterni?
Da cosa si riconosce un pavimento in cotto da esterno?

Le caratteristiche tipiche e riconoscibili di un pavimento in cotto da esterno sono:

  • tipico colore marroncino tendente al rosso o al giallo (dipende dall’argilla usata)
  • aspetto tipicamente naturale del materiale con imperfezioni sparse
  • linearità non presente, possono esserci lievi differenze tra le piastrelle
  • superficie solitamente porosa 

Come pulire un pavimento in cotto da esterno?

In primo luogo, suggeriamo ove possibile di applicare un trattamento idroleorepellente al cotto, visto che è un materiale altamente poroso. 

In aggiunta, è possibile pulirlo, come manutenzione ordinaria, con acqua e detergenti neutri adatti a questo tipo di pavimenti

Se non abbiamo detergenti neutri disponibili è possibile ricorrere anche a soluzioni naturali, ovvero:

  • acqua
  • aceto di vino bianco
  • sapone di marsiglia

Procedere quindi in questo modo:

  • Diluire mezzo bicchiere di aceto in 2 litri di acqua
  • Sciogliere al suo interno alcune scaglie di sapone di marsiglia 
  • Applicare su un panno che utilizzeremo per pulire dove serve

Non applicare direttamente sul cotto. 

Un altro metodo, usando sempre ingredienti naturali, è utilizzando:

  • sapone di aleppo
  • bicarbonato

Procedendo in questo modo:

  • Pulire accuratamente la zona da pulire 
  • In un secchio di acqua molto calda versare un cucchiaio di scaglie del sapone di Aleppo (lo trovi qui)
  • Immergere uno strofinaccio dentro al secchio ed utilizzarlo per pulire dove necessario
  • Al termine risciacquare normalmente

Come pulire un pavimento in Gres Porcellanato da Esterno?

Il Gres Porcellanato da esterno, chiamato anche spessorato per quelle tipologie da 2 cm in su, è particolarmente ruvido e poroso cosa che lo rende abbastanza difficile da pulire. Vediamo prima come riconoscerlo e poi come pulirlo in modo efficace.

Come pulire un pavimento ruvido da esterni?
Da cosa si riconosce un pavimento in Gres Porcellanato da esterno?

Le caratteristiche tipiche e riconoscibili di un pavimento in gres porcellanato da esterno sono:

  • le piastrelle sono rettificate, il che significa che i bordi sono ad angolo retto oltre ad avere una superficie lineare senza grosse differenze
  • le tonalità ed i colori sono tantissimi, se ad esempio è un effetto legno è quasi sicuramente gres porcellanato.

Come pulire un pavimento in gres porcellanato da esterno?

Per pulire il Gres Porcellanato da esterno è possibile ricorrere a ingredienti naturali come:

  • acqua
  • aceto di vino bianco
  • detersivo per i piatti

Nella misura di due cucchiai circa di detersivo per piatti in un secchio d’acqua (magari tiepido-calda) e mezzo bicchiere di aceto di vino bianco. 

In altri casi, ove c’è la possibilità, consigliamo di pulire con l’idropulitrice che è sicuramente un metodo veloce ed indolore.

Come pulire un pavimento in pietra da esterno?

I pavimenti in pietra sono solitamente riconoscibili, ad esempio i san pietrini che troviamo in diversi centri storici sono fatti di pietra, i passaggi carrabili di casa che portano, ad esempio, dal cancello all’entrata di casa sono solitamente fatti in porfido, che è pietra, anche questo materiale essendo molto ruvido e poroso va pulito in modo adeguato e costante nel tempo. 

Vediamo prima come riconoscere un pavimento in pietra dagli altri. 

Da cosa si riconosce un pavimento in Pietra da esterno?

Un pavimento in pietra da esterno lo si riconosce facilmente, infatti ogni piastrella può avere struttura e colore diverso dall’altra, non troverete mai una pietra uguale all’altra. 

Inoltre solitamente è molto resistente e duraturo nel tempo e si differenzia molto dal Gres o dal cotto visti pocanzi. 

Come pulire un pavimento in pietra da esterno?

Questo tipo di pavimento teme maggiormente le macchie o le muffe che possono crearsi con il tempo a causa dell’umidità e di molti altri fattori. 

Per pulirlo è necessario ricorrere anche qui a semplici accorgimenti con ingredienti naturali come per il Gres porcellanato ovvero:

  • acqua
  • aceto di vino bianco
  • detersivo per i piatti

utilizzando stavolta una scopa dalle setole dure in modo da poter raggiungere anche le fughe della pietra. 

In alternativa è possibile anche usare detergenti adatti alla pulizia della pietra naturale, acquistabili in ferramenta o in qualche shop online. 

Come pulire un pavimento in cemento da esterno?

I pavimenti in cemento possono essere in piastrelle oppure delle vere e proprie gettate in microcemento, resina spatolata o resina autolivellante.

Questo tipo di pavimento è considerato, rispetto agli altri, più economico e maggiormente versatile. Da tenere conto che comunque un pavimento in cemento può essere considerata anche come base (con i dovuti accorgimenti) di posa per un ulteriore pavimento.

Ora vediamo come riconoscerlo e come si differenzia dagli altri fin qui considerati.

Da cosa si riconosce un pavimento in cemento da esterno?

Un pavimento in cemento da esterno lo si riconosce perchè solitamente si tratta di vere e proprie gettate, inoltre il colore è tendenzialmente sul grigio, tipico colore del cemento.

In altri casi può essere anche cemento stampato, ad ogni modo una grande differenza rispetto agli altri materiali come il Gres o la Pietra è che non si tratta di vere e proprie piastrelle.

Come pulire un pavimento in cemento da esterno?

Il pavimento in cemento può essere pulito in diversi modi, in primo luogo suggeriamo di usare un getto d’acqua abbastanza potente per rimuovere la sporcizia superficiale (come terra, sassolini ecc.) ed usare una scopa dalle setole dure per spazzare. 

Inoltre, è opportuno evitare di usare aceto o simili (le soluzioni adottate per il Gres ecc. non sono indicate per il cemento) ma invece suggeriamo di usare detergenti a PH neutro magari con l’aiuto di una idropulitrice.

Abbiamo così visto come pulire un pavimento da esterno nei materiali più utilizzati come il Gres Porcellanato, la Pietra, il Cemento o in Cotto. 

Ricordiamo che abbiamo preparato un articolo su come pulire, senza rovinare, le piastrelle da interno lappate o lucide, sia prima che dopo la posa, entrambi passaggi estremamente importanti.

In caso di dubbi, perplessità o domande non esitate a cliccare sulla chat reperibile sul lato destro dello schermo oppure compilando il form dedicato sottostante.

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I pavimenti SPC sono una realtà relativamente recente, infatti sono nati dalla necessità di creare un procedimento costruttivo “green” che riducesse le emissioni inquinanti. Vediamo un po’ di storia del materiale e quali sono i pregi e i difetti, per capire se può esser adatto alle nostre esigenze e rispondere alla domanda “Pavimenti SPC e...

I pavimenti SPC sono una realtà relativamente recente, infatti sono nati dalla necessità di creare un procedimento costruttivo “green” che riducesse le emissioni inquinanti. Vediamo un po’ di storia del materiale e quali sono i pregi e i difetti, per capire se può esser adatto alle nostre esigenze e rispondere alla domanda “Pavimenti SPC e Piastrelle, cosa è meglio per le mie esigenze nel 2022?“.

Un po' di storia

I pavimenti SPC in realtà si chiamano, tecnicamente, con un altro nome: infatti derivano dai pavimenti LVT (Luxury Vinil Tile) che esattamente significa Piastrelle Viniliche Lussuose. Questo tipo di pavimenti possono essere incollati o posati flottanti, con tecniche di posa simili al laminato ovvero ad incastro. Nella maggior parte dei casi sono però di tipo flottante quindi non incollato.

Inizialmente questo tipo di materiale era costruito attorno al PVC per mantenerne l’elasticità mentre in tempi più moderni si è diviso in due categorie di materiale ovvero SPC e WPC.

SPC sta per Stone Plastic Composite cioè un composito di pietra e polimeri ed è composto da circa il 60% di calcare il che lo rende particolarmente resistente, durevole, impermeabile e stabile. Oltre a queste ottime qualità ha il pregio di poter esser posato anche su superfici irregolari (entro certi limiti, ovviamente).

WPC sta per Wood Plastic Composite cioè un composito di legno e polimeri che, rispetto all’SPC, è più leggero ma anche più morbido, cosa che lo rende meno resistente e durevole agli urti. La produzione commerciale ha premiato il tipo SPC, abbassandone i prezzi rispetto al WPC e fornendo una grande varietà di scelta.

Ora però vediamo alcuni pregi del pavimento SPC, che è il focus di questo articolo.

Quali sono i pregi dei pavimenti SPC?

Come detto sopra, gli SPC hanno diverse peculiarità che li rendono adatti a diversi ambienti di posa, possiamo riassumerli così:

  • impermeabili
  • posa su superfici irregolari (entro i limiti indicati dal produttore)
  • durevole e resistente nel tempo
  • grafiche realistiche e resa qualitativa alta
  • scarsa manutenzione richiesta
  • messa in opera semplice grazie alla posa flottante

L’SPC, tecnicamente, è impermeabile ma è doveroso puntualizzare che una volta posato, per via delle fughe, l’acqua può penetrare nel pavimento quindi è necessario sempre evitare ristagni di acqua in particolare lungo le fughe.

E’ interessante notare, inoltre, come le grafiche in cui è disponibile il pavimento sono diverse, infatti oltre al classico effetto legno c’è anche l’effetto pietra, cemento, marmo e resina.

Che struttura hanno i pavimenti SPC?

Vediamo nello specifico che struttura hanno i pavimenti SPC, distinti per il tipo Rigido con il classico click (come avviene con il laminato) oppure Stabilo Click che ha il sottofondo da 2mm in sughero ed un sistema di montaggio del tipo PRO.

Ovviamente è importante segnalare che il tipo di fissaggio a click dipende dal produttore, infatti ognuno può adottare un sistema di fissaggio differente, in base alle proprie ricerche sul campo. La maggior parte comunque ha scelto di adottare un sistema di fissaggio che ne permetta una rapida installazione.

La bisellatura è un altro aspetto fondamentale per gli SPC, infatti viene applicata la scanalatura a V che conferisce al pavimento un aspetto molto vicino al legno. In aggiunta sopra allo strato superficiale delle tavole viene applicato il poliuretano che ha lo scopo di proteggerlo da graffi e sporcizia. Questo quindi mantiene il pavimento al sicuro da danneggiamenti correlati il normale utilizzo e, di conseguenza, comporta che la manutenzione richiesta è estremamente ridotta.

Come anticipato pocanzi, l’SPC è idrorepellente il che lo rende ideale per ambienti umidi, cucine o lavanderie. 

Analizziamo ora i vantaggi, uno per uno, dei pavimenti SPC

Quali sono i vantaggi dei pavimenti SPC?

Impermeabilità e Termostabilità

Come largamente anticipato poco sopra, questi pavimenti sono impermeabili e termostabili, ovvero la resistenza termica nel tempo è stabile. 

Infatti è possibile posare l’SPC in ambienti esterni colpiti direttamente dal sole per cui non subire curvamenti o dilatamenti. 

Facile per la Posa e Scarsa Manutenzione

Essendo un pavimento flottante e integrando già il materassino fono-assorbente è molto semplice da posare. 

Infatti qualsiasi persona, dotata di un minimo di manualità e dimestichezza con l’ambiente edile, può posarlo. 

La sua resistenza, durezza e praticità garantisce un elevato mantenimento nel tempo, cosa che richiede quindi poca o scarsa manutenzione. Questo grazie anche alla resistenza alle macchie di cibo, terra, fango o similari. 

Grafiche Realistiche e Pavimento Caldo

Le grafiche applicate ai pavimenti SPC sono di alta qualità, cosa che li rende molto vicini come aspetto al legno grazie anche al fatto di rientrare nella categoria dei pavimenti caldi. 

Questo è coadiuvato anche dallo strato superficiale di poliuretano che ricostruisce, al tatto, quelle che sembrano le fibre del legno.

Cosa vuol dire Pavimento Caldo?

I pavimenti caldi sono quelli che trattengono il calore, tra questi troviamo il legno, SPC, laminati, linoleum e gomme

Complessivamente i pavimenti SPC sono adattabili a molteplici ambienti, grazie alla loro resistenza e gradevolezza al tatto e grazie a questo sono una valida alternativa al legno, risultando anche più economici. 

Logicamente i fattori da considerare sono tanti e molto dipende anche dai gusti personali ma la versatilità del prodotto è sicuramente un grande vantaggio. 

Infatti il pavimento SPC può essere installato nelle camere da letto, in soggiorno come in lavanderia o nei bagni. Ora vediamo alcune domande peculiari inerenti l’SPC.

Quanto dura un pavimento SPC?

I Pavimenti SPC sono fatti per durare nel tempo: questo è confermato dalla garanzia che i produttori offrono, alcuni infatti arrivano addirittura a 20 anni per ambienti residenziali mentre per ambienti commerciali, essendo una condizione d’uso più logorante, è di 5 anni. 

Come si posa un pavimento SPC?

Il Pavimento SPC è molto semplice da posare, qualsiasi persona con un po’ di dimestichezza pratica può posarlo con facilità.

Il fondo di posa dev’essere solido e asciutto, può essere parzialmente irregolare, in caso di forti irregolarità bisognerà ricorrere a del prodotto autolivellante. 

Come si pulisce un pavimento SPC?

I Pavimenti SPC si puliscono come qualsiasi altro pavimento, si consiglia pertanto di usare un  detergente non aggressivo, in aggiunta sconsigliamo l’utilizzo di scope a vapore. 

Come detto ampiamente, richiede scarsa o poca manutenzione nel tempo. 

Kreacasa è a disposizione per aiutare nella scelta del pavimento SPC più adatto alle vostre esigenze, cliccando sulla chat sulla destra potete mettervi in contatto direttamente con un nostro consulente. In alternativa è possibile compilare il form sottostante:

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